Il Roero

Roero: terra selvaggia.

Tra la sinistra idrografica del fiume Tanaro e la pianura Carmagnolese troviamo il territorio del Roero, terra prediletta per la coltivazione della vite sin dai tempi degli antichi Romani.

Fino a circa 500.000 anni fa, durante il Pliocene, l’intera pianura padana era sommersa dal cosiddetto Golfo Padano: un antico mare dai fondali poco profondi, che lasciò consistenti depositi di sabbia, argilla e sali minerali, oltre a ingenti depositi di fossili marini che possono essere trovati tutt’ora in queste terre. Tra i 500.000 e i 250.000 anni fa la pressione esercitata dalla placca africana su quella eurasiatica fece sollevare il fondale del golfo, e così emerse una nuova terra: la pianura Padana, che oggi si estende dalle alpi marittime, ad ovest, fino al Mare Adriatico ad Est.

Marna grigio-bluastra: formazione pliocenica composta da argilla e calcare

Nella parte antistante le Alpi Marittime, ad Ovest, troviamo i territori di Langhe e Roero, divisi dal fiume Tanaro, che scorre da Ovest a Est, delimitando quindi il confine Nord delle Langhe e Sud del Roero.

La formazione del Roero è storia “recente” rispetto a quella della pianura Padana: pare infatti che queste ripide colline siano nate grazie ad un fenomeno di erosione da parte del fiume Tanaro, che deviando il suo corso circa 60.000 anni fa disegnò lo splendido paesaggio collinare di questa zona.

L’erosione causata dal fenomeno denominato “cattura del Tanaro” asportò enormi quantitativi di terreno, dando origine alle “Rocche del Roero”, profonde spaccature nelle colline visibili in buona parte del territorio roerino, e fece riaffiorare gli strati di terreno più antichi, formatisi durante le ere geologiche precedenti, creando una composizione dei suoli estremamente eterogenea.

Il paesaggio del Roero è caratterizzato da colline sulle quali si alternano colture varie e boschi selvaggi: questi sono la chiave per rallentare la costante erosione da parte degli agenti atmosferici, e per preservare la biodiversità e l’autenticità di questo stupendo territorio.

Nel 2013, i produttori della zona hanno deciso di fondare il consorzio di tutela del Roero, un’associazione di aziende produttrici di vini a D.O.C.G. Roero. Da lì a poco il consorzio ha redatto la mappa della denominazione, evidenziandone le MGA (menzioni geografiche aggiuntive) che sottolineano le zone particolarmente vocate per la viticoltura.

La mappa dei confini della denominazione Roero con le MGA

L’azienda è situata nel comune di Priocca, al confine Nord-Ovest della denominazione Roero, ed anche della provincia di Cuneo. Qui i terreni sono meno sabbiosi rispetto al resto del territorio, e presentano quindi una composizione più argilloso-calcarea che conferisce ai vini una struttura più imponente.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: